ITINERARIO: Sanur – Tempio di Pura Uluwatu – Spiaggia Pantai Labuan Sait – Tempio di Pura Tanah Lot – Mengwi, Tempio reale di Pura Taman Ayun – Ubud
DATE: 14 luglio 2019
Scritto da Sara
Oggi inizia la nostra esplorazione di Bali!
Alle 8.30 il nostro autista Rio e la nostra guida Reggiano, detto Reggi, passano in hotel a prenderci. Dopo aver caricato i bagagli in auto siamo pronti per andare alla nostra prima meta: il tempio Pura Luhur Uluwatu. Il tempio è edificato in cima a uno scosceso promontorio da cui è possibile vedere le onde infrangersi e “ribollire” di schiuma. Scopriamo che in realtà nel tempio vero e proprio possono entrare solo i fedeli per pregare (ed è così per tutti i templi purtroppo!) mentre si possono visitare tutte le strutture intorno e il tempio è visibile sollo dall’esterno di un cancello. Quello che colpisce di più le bambine è il fatto di dover indossare il sarong in vita per poter accedere al tempio anche se in realtà qui i bambini hanno solo una fascia in vita e non il sarong come gli adulti. Altra cosa che le colpisce, ma non in positivo, sono i macachi che popolano i cortili: questi infatti sono carini da vedere ma sono dei veri ladruncoli! La guida ci dice di stare attenti a tutto: cappelli, occhiali, collane, ciabatte,… Effettivamente assistiamo ad un paio di furti: sono davvero veloci ed in un attimo non hai più occhiali o cappello!
Dopo il tempio andiamo alla vicina e famosa spiaggia dei surfisti (Pantai Labuan Sait o Padang Padang Beach). Facciamo qualche foto e bagniamo i piedi nel mare. Peccato che un’onda furbetta ha deciso di farci uno scherzetto e ci ha bagnato i pantaloni! Bea è bagnata fino al sedere!!!
Dopo un buon pranzo con vista sulle risaie andiamo a vedere il bellissimo tempio del mare, il Pura Tanah Lot. Il tempio sorge su uno scoglio nel mare. con la bassa marea è possibile arrivare allo scoglio attraverso la spiaggia nera, ma anche qui non è possibile entrare nel tempio. Riusciamo però a fare un rito di purificazione in una grotta sotto al tempio dove scorre una sorgente di acqua dolce, nonostante sia circondata dal mare! Ci “laviamo” con l’acqua e poi dei sacerdoti ci benedicono con l’acqua benedetta, ci danno un fiore di frangipani e ci mettono del riso sulla fronte a simboleggiare di aver buoni pensieri. Il rito è stato piuttosto suggestivo!
Per concludere la giornata siamo andati al tempio di stato dell’antico regno di Mengwi, il Pura Taman Ayun. Le bimbe sono state felicissime di poter finalmente indossare il sarong, ma in realtà restiamo delusi perché anche qui non si può entrare e si possono vedere i “meru” a 11 e 9 tetti solo dall’esterno.
Conclusa la visita Reggi e Rio ci portano al nostro nuovo alloggio a Ubud. Siamo stanchi e quindi decidiamo di cenare nella nostra “villa” in cui stranamente (per noi) cucina e tavoli sono all’aperto.
Prima di cena ci viene a trovare Kade, il capo delle guide dell’agenzia che ci segue. Con lui rivediamo gli ultimi dettagli di tour e spostamenti poi cena e nanna, è stata una giornata intensa!
ITINERARIO: Ubud – casa balinese – danza Barong – Tengkulak Kaja, grotta dell´elefante Goa Gajah – Piantagioni di cacao e caffè – Tampa Siring, tempio della purificazione Tirta Empul – Risaie di Tegallalang – Ubud
DATE: 15 luglio 2019
Scritto da Lele
Oggi secondo giorno di tour, come prima cosa andiamo a vedere una tipica casa balinese. E’ incredibile scoprire come culture diverse possano interpretare in modo così diverso il concetto di casa: qui, all’interno di mura perimetrali, si apre un grande giardino dove vengono edificati diversi locali all’aperto; c’è la cucina, la camera da letto dei ragazzi, il granaio, la sala per lo studio, un’area adibita alle riunioni famigliari e la stanza dei genitori, l’unica che ha le pareti e una porta che è possibile chiudere a chiave! Tutti gli altri edifici sono senza pareti e stanno all’aria aperta! Inoltre in ogni “casa” è previsto lo spazio per il tempio privato della famiglia dove ci sono i meru dedicati alla trinità induista (Brahma, Vishnu e Shiva), uno al vulcano e uno alla foresta. Un’altra cosa che mi colpisce è che nella loro cultura non esiste il rito del “pasto tutti insieme”: qui ognuno quando ha fame va in cucina, prende da mangiare e mangia sulle scale della sua stanza.
Finita la visita alla casa balinese andiamo a vedere uno spettacolo di danza tradizionale, la danza del Barong. I costumi e la storia raccontata sono carini, ma lo spettacolo per i miei gusti è un po’ noioso e non vale il prezzo del biglietto.
Terza tappa della giornata è la grotta dell’elefante, o Goa Gaiah, all’interno di un ex tempio buddista. La visita è interessante e il prato che circonda il tempio è lussureggiante, con dei magnifici, enormi ed antichi Ficus Benjamin a fare da cornice ai diversi sentieri.
Dopo una breve sosta per il pranzo andiamo a visitare una piantagione di cacao e caffè, dove la particolarità è uno speciale caffè che si ricava dai chicchi mangiati digeriti e defecati dalle donnole presenti nella piantagione. Nella piantagione possiamo fare una degustazione di diversi caffè e tè: Matilde si beve tutte e tre le tazze di cioccolata, mentre Penelope assaggia tutti i tipi di caffè/tè, compreso quello di “cacca di donnola”! Ovviamente il fine della degustazione gratuita è quello di vendere i prodotti della piantagione e noi acquistiamo i due tè e i due caffè che ci sono piaciuti di più ( non quello di donnola perché per noi è troppo forte). Le bimbe riescono anche ad accarezzare una donnola, il momento migliore della loro giornata!
Ci spostiamo poco più in la e andiamo a visitare il tempio della purificazione Tirta Empul: il tempio è molto bello ed il rituale di purificazione molto suggestivo: bisogna entrare in una vasca piena di acqua di sorgente dove ci sono tredici “fontanelle”; sotto ogni fontanella bisogna lavarsi 3 volte le mani, 3 volte il volto, 3 volte il capo e poi una volta tutta la testa, tutto questo pensando a ciò che di negativo è presente nella nostra vita e che vogliamo che l’acqua porti via con se. Abbiamo anche la fortuna di assistere ad una processione di fedeli che entra nel tempio per pregare.
Ultima veloce tappa della giornata sono le risaie di Tegallalang, dei terrazzamenti panoramici la cui principale attrazione sono delle altalene giganti che ti dondolano nel vuoto della valle! Le bambine vorrebbero farle ma sono troppo piccole per provare ( e per fortuna è anche troppo tardi per comprare il biglietto).
Al ritorno ci facciamo lasciare dall’autista in centro città e ci concediamo una pizza e un antipasto misto in un ristorante italiano.
ITINERARIO: Ubud
DATE: 16 luglio 2019
Scritto da Sara
Oggi ci prendiamo un giorno di pausa dai tour organizzati e giriamo per conto nostro la città di Ubud.
Per prima cosa andiamo alla foresta delle scimmie di Ubud ed entriamo anche se è in corso una cerimonia e quindi parte del parco ed il tempio non sono accessibili. Appena entriamo gli addetti danno da mangiare alle scimmie all’ingresso quindi possiamo vederle davvero bene da vicino. Le bambine sono entusiaste e se fosse per loro staremmo lì fermi tutto il tempo! Una scimmietta salta anche sullo zaino di Lele ma vuole solo giocare. Qui le scimmie sono piuttosto tranquille perché gli danno da mangiare tre volte al giorno, ma comunque qualche piccolo dispettuccio lo fanno lo stesso!
Camminiamo per tutta la foresta vedendo davvero tantissime scimmie, anche molto piccoline. Le bimbe restano particolarmente colpite da una scimmia cieca che si trova in una grande gabbia per essere protetta dal resto del branco, sono davvero tristi e in pensiero per lei.
Passeggiando nella parte di foresta che porta ad un fiume riusciamo anche a vedere un piccolo drago di Komodo, per la felicità d Lele! Peccato solo che dopo poco abbia perso nel fiume il tappo dell’obiettivo della macchina fotografica…
Distratti da tutte le scimmiette abbiamo fatto tardi quindi appena usciti dalla foresta pranziamo. Dopo pranzo Bea è davvero stanza e quindi la mettiamo in fascia prima di proseguire verso il centro di Ubud e visitare il mercato dove le bimbe possono comprare il tanto agognato sarong! Lo prendiamo anche a Bea che nel frattempo di è addormentata e russa in spalla a Lele!
Visitiamo quindi il palazzo reale di Ubud ed il Saraswati Temple ma potendoli vedere solo dall’esterno non riusciamo ad apprezzarli molto.
Le bime sono davvero stanche per aver camminato tutto il giorno, decidiamo quindi di comprare qualcosa da mangiare per fare una “serata cinema” ma troviamo solo patatine. Rientriamo quindi alla villa con un taxi e anche se è già praticamente buio (alle 18!!!) concediamo alle bimbe il tanto desiderato bagno in piscina! Ordiniamo un paio di pizze che mangiamo in veranda.
ITINERARIO: Ubud – Villaggio di Jati Luih, risaie – Candi Cuning, mercato della frutta – laghi gemelli – Cascata di Munduk – Tempio Pura Ulu Danu sul lago Bratan – Ubud
DATE: 17 luglio 2019
Scritto da Lele
Oggi si riprende con il tour, prima tappa il villaggio di Jati Luih dove ci sono dei bellissimi terrazzamenti coltivati a riso che sono patrimonio dell’Unesco. La vista della vallata è veramente bella ed impieghiamo buona parte della mattinata solo per visitare parzialmente le risaie.
Seconda tappa: tipico mercato della frutta. Appena arrivati le bambine fanno subito amicizia con alcune signore locali che cominciano ad offrirci ogni tipo di frutto: kiwi, frutto della passione, frutto del drago, litchis, mango, fragole e uva sia tonda (ma con dei chicci veramente enormi) sia con una forma allungata che ricorda le zucchine. Le bambine mangiano un po’ di tutto ma, ovviamente, preferiscono l’uva. Alla fine compriamo un po’ di frutta ed usciamo dal mercato con la pancia piena ed il portafoglio più leggero!
Dal mercato ci inerpichiamo con l’auto per strette e tortuose stradine di montagna per raggiungere il punto panoramico da cui vedere i laghi gemelli. Il panorama è notevole ma quello che attrae di più l’attenzione delle bambine sono alcuni animali portati lì per scattare foto ricordo: un pitone di circa 3m, una grossa iguana e 4 grossi pipistrelli!! Dopo aver toccato l’iguanda ed esserci fatti leccare le dita dai pipistrelli, ci dirigiamo verso la cascata di Munduk; una cascata di 37m la cui potenza genera un vento gelido che ci fa rabbrividire. ci eravamo portati costumi e salviettoni per fare il bagno sotto la cascata, ma visto il cattivo tempo ed il freddo che proviamo nel solo avvicinarci per fare qualche foto, rinunciamo al bagno (con grande dispiacere delle nostre bimbe).
Ultima tappa di oggi è il tempio di Pura Ulu Danu, sul lago Bratan. Il tempio è molto bello, si appoggia delicatamente sul lago e, complici le nuvole basse che nascondono il paesaggio circostante, sembra proprio di essere in un luogo magico dove il tempo di è fermato!! le bambine fanno anche in tempo a fare qualche giro sui giochi del parco giochi, all’interno del tempio, poi rientriamo verso casa anche perché comincia a piovere.
ITINERARIO: Ubud – lago Kintamani – villaggio tradizionale di Penglipuran – Villaggio Rendang, tempio madre di tutti i templi Pura Besakih – Città di Klungkung, palazzo della giustizia Kerta Gosa – Ubud
DATE: 18 luglio 2019
Scritto da Sara
Oggi ultimo giorno di tour organizzato. Per prima cosa andiamo a vedere il lago Kintamani ai piedi del vulcano Batur (che non avevamo fatto in tempo a vedere nel 2° giorno di tour). Sarà per il brutto tempo o per non so che altro, ma sinceramente è una tappa che avremmo potuto benissimo tralasciare.
Andiamo quindi a vedere il villaggio tradizionale di Penglipuran. Carino da vedere, bello passeggiare in mezzo alle case e poter entrare a vederle, ma il fatto che ogni casa sia in realtà un negozietto rende tutto un po’ troppo commerciale. Reggi ci compra un dolce tipico balinese fatto con farina di riso e cocco da assaggiare. A noi piace ma ovviamente non alle bimbe…
Andiamo quindi a visitare il tempio Pura Kehen e le bambine sono felici di poter indossare i loro nuovi sarong! Il tempio è bello, ma ci colpiscono 2 cose in particolare: il tempietto differente da tutti gli altri e dedicato alla trinità indiana Brahma (il creatore rappresentato con il colore rosso), Vishnu (il conservatore, colori bianco e giallo) e Shiva (il distruttore, colore nero), e un grandissimo albero di Ficus Benjamin con in cima all’interno i tamburi tipici. Prima di uscire Reggi ci porta nelle “cucine” del tempio dove alcuni uomini stanno preparando il cibo per le celebrazioni e ci fanno assaggiare degli spiedini di maiale che sono davvero ottimi, anche se un po’ piccanti!
Dopo un pranzo a buffet con vista risaia e pipistrelli a farci compagnia (fuori dal locale, si facevano toccare), ci dirigiamo al tempio Besakih, tempio madre di tutti i templi. E’ un tempio davvero grande, con un sacco di scalini! Da una porticina laterale riusciamo anche a vedere parte della preghiera e delle offerte che alcuni fedeli stanno facendo.
Ultima tappa è la città di Klungkung dove visitiamo il palazzo di giustizia Kerta Gosa. Reggi ci spiega che nessuno poteva guardare in faccia il re e che potevi per questo essere punito. La punizione dei reati avveniva dopo un “processo” con un consiglio di 6 “giudici” ma era di solito il classico: hai rubato, ti taglio la mano, etc. fino ad arrivare alla pena di morte. Visitiamo anche brevemente il museo annesso ma nulla ci colpisce più di tanto.
Ci facciamo lasciare in centro a Ubud per la cena. Salutiamo e ringraziamo Reggi e Rio che ci hanno accompagnato in questi giorni e le bimbe sono un po’ tristi, vorrebbero vederli ancora!
ITINERARIO: Ubud – Bali Bird Park – Ubud
DATE: 19 luglio 2019
Scritto da Lele
Oggi ultimo giorno ad Ubud e decidiamo di trascorrerlo al Bali Bird Park, un parco dedicato agli uccelli. Appena arrivati assistiamo allo spettacolo dei pappagalli che volano in modo acrobatico sopra la testa degli spettatori. Alla fine dello spettacolo si possono fare le foto con i pappagalli: le bimbe sono felicissime, anche se un po’ impaurite, di poter tenere sul braccio e in testa questi coloratissimi pennuti!
Facciamo un giro delle prime voliere quando sulla nostra strada incrociamo un gruppo di 4 pellicani che passeggia tranquillo; sono veramente grandi (sono alti quasi quanto Penelope) ed è veramente emozionante vederli così da vicino.
Assistiamo quindi al secondo spettacolo, quello degli uccelli predatori, dove ci vengono mostrati i momenti di caccia di diversi rapaci: un’aquila bianco/grigia che cattura un pesce, un falco che insegue una finta lucertola, perfino un condor che mangia pezzi di carne lanciati dal suo istruttore sul pubblico! Lo spettacolo si conclude con un gruppo di aquile dalla testa bianca che afferrano al volo il cibo lanciato in aria dal loro ammaestratore e addirittura sono in grado di prenderlo dalla testa delle persone senza toccarle!
Guardiamo un film in 4D (sinceramente niente di che) e pranziamo velocemente. Durante il pranzo di avvicina a noi un pavone che fa una bellissima ruota (per la gioia delle bimbe).
Continuiamo il giro del parco e vediamo un sacco di uccelli diversi: cicogne, fenicotteri, ibis, pappagallini, cormorani, papere, condor, gufi, perfino dei pipistrelli.
Nel parco sono presenti anche 5 draghi di Komodo e siamo fortunati: oggi è giorno di pasto e possiamo assistervi (per la mia felicità)!
Prendiamo un taxi per tornare in centro e cenare, poi di corsa a casa a preparare le valigie perché domani si parte per la nostra prossima meta: l’isola di Gili Air.